Medio...., 06-05-2011, ritenuta utile da 2 utenti su 3
« Un film che propone una lettura storica impregnata di ideologia anti-storica: la razionalità della Grecia classica (e persino i primi guizzi di un movimento femminista ante-litteram, davvero poco credibile in una cultura dove la donna era ben poco considerata) spazzata via dalla furia cieca e fanatica dei primi cristiani, proprio quelli che non a caso (sembra suggerirci il regista) qualche secolo dopo faranno crociate e altri roghi di eretici. Al di là della vicenda di Ipazia, tutta da verificare, ancora si propone un attardato modello interpretativo che considera la fede cristiana come antiscientifica, irrazionale e oscurantista. Ciò è ancor più paradossale a fronte del fatto che qui si vogliono contrapporre filosofia a cristianesimo, in questo modo misconoscendo l'enorme sforzo di recupero della filosofia antica compiuto dai Padri della Chiesa e da Tommaso successivamente; sforzo che è addirittura costato alla Chiesa, in tempi più recenti, l'accusa contraria a quella che le scaglia contro Amenabar, ossia quella di "ellenizzazione", di perdita dei tratti originari dell'insegnamento di Cristo a favore di una razionalizzazione metafisica e dogmatica delle verità di fede. »
Banalotto, 06-05-2011, ritenuta utile da 1 utente su 4
« Un film che, nonostante la sua popolarità, non mi ha convinto per nulla. Non sono la classica snob con la puzza sotto il naso che giudica per forza male tutto ciò che è "popolare"; pur non avendo alcun pregiudizio, non mi sono però sentita per nulla coinvolta. »
« Come "Invito a cena con delitto", anche questa è una parodia del genere giallistico, a parer mio ancora migliore. Più isterico e apparentemente anarchico, in realtà il film è un meccanismo perfettamente congeniato, con una chiusa assolutamente originale: infatti i finali sono tre, e con il dvd si ha la possibilità di sceglierne uno all'inizio. »
« Una simpatica e ben riuscita parodia che ironizza sul genere giallo. Molto accattivante e divertente, prende amorevolmente in giro le trame spesso arzigogolate, complicatissime e incredibilmente inverosimili dei gialli alla Agatha Christie, e vede anche la straordinaria partecipazione di Truman Capote. »
« Sicuramente il miglior film dei Monty Python. Non per tutti i gusti sicuramente, ma forse il più godibile dal largo pubblico. Molto meno datato di altri loro lavori, ha punte di genialità comica assoluta: notevoli e giustamente cult gli episodi dell'incontro con il tristo mietitore e del grassone al ristorante. »
« Uno di quei capolavori che al tempo della sua uscita furono un fallimento al botteghino, per poi essere riscoperti soltanto in seguito. Riesce a combinare il meglio del thriller (ancor oggi non perde nulla in suspense) e della fiaba macabra: come filtrate dallo sguardo dei due protagonisti bambini, le immagini stralunate, che richiamano una estetica espressionista, danno al racconto un indescrivibile tono surreale. »
« Un film cult per una intera generazione, e meno ingenuo di quanto possa sembrare a una prima visione. Si presenta infatti come una profonda e dolceamara riflessione sull'amicizia e sugli anni della preadolescenza, capace soprattutto di farci sentire il profumo dell'"elan vital" che si ha soltanto da ragazzini: per uno spettatore adulto la nostalgia così stimolata è quasi fisicamente dolorosa. »
« Questo è un film che ha dell'incredibile, per la genialità con cui è concepito fin nei minimi dettagli; in particolare colpisce la consapevolezza, evidentemente enorme, sui mezzi espressivi che il cinea offre, e lo studio meticoloso dei generi, che questo film coscientemente innova e riprende. Come non pensare ai personaggi immortali di Chaplin, teneri e malinconicamente amari, guardando tutta la grandiosa prima parte del film? C'è uno studio pazzesco sui tempi e sulla retorica del cinema muto, che qui viene incredibilmente rivitalizzato. »
Esperimento perfettamente riuscito, 06-05-2011, ritenuta utile da 1 utente su 2
« Chi avrebbe più il coraggio, oggi, di proporre a un pubblico di bambini un cartone animato come questo, di "lettura visiva" della musica? Eppure il coraggio ha premiato, e il film è tutto meno che noioso o ostico. Non lo dico con gli occhi di una "grande", dell'adulto non più in grado di giudicare cosa realmente piaccia ai bambini: ricordo infatti come fosse ieri il fascino che esercitava su di me questo lungometraggio, e avrò avuto sì e no 10 anni la prima volta che l'ho visto! Uno dei cartoni Disney che ho più guardato e amato. »
Regia di Alejandro Amenabar - CG Entertainment
Regia di Garry Marshall - Walt Disney Studios Home Entertainment
Regia di Jonathan Lynn - Universal Pictures
Regia di Robert Moore - Universal Pictures
Regia di Terry Jones - Universal Pictures
Regia di Charles Laughton - Warner Home Video
Regia di Richard Donner - Warner Home Video
Regia di Andrew Stanton - Walt Disney Studios Home Entertainment
Regia di Bill Roberts, Ford Beebe, Hamilton Luske - Walt Disney Studios Home Entertainment